Laboratorio Metropolitano di Cultura Indipendente
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Cabaret Antifascista
Categories: INIZIATIVE

Domenica 24 Aprile il Laboratorio Metropolitano di Cultura Indipendente all’interno del progetto #ionondimentico – 10 anni di e con Renato presenta ore 22.00 a L.O.A ACROBAX :

★ CABARET ANTIFASCISTA ★

Uno spettacolo teatrale che affronta, attraverso musica, numeri e discipline circensi, dalla clownerie alla giocoleria, e con un linguaggio ironico e dissacrante, il tema dei vecchi e nuovi fascismi. Di come vanno lottati, respinti ed isolati. Un filo rosso condurrà lo spettatore a stringersi attorno agli artisti e alle artiste, ostacolati in vari modi da un’ideologia lurida ed escludente, violenta e triste, ma sempre geniali e “superiori” nel trovare forme di resistenza e di autodeterminazione che garantiscano loro la libera espressione. La conclusione è scontata: nessuno spazio per i fascisti…una risata li seppellirà!!!

ENTRATA LIBERA | USCITA A CAPPELLO
a sostegno della campagna #ionondimentico


locabaret

 

Lo spettacolo si vede a pancia piena, nessun rischio di “abbiocco”…per questo a precedere lo spettacolo:

▶ CENA “SOLIDALE” a sostegno della campagna 10 anni di Renato #ionondimentico – se magna e se beve bbene, se sta ancora megliooo.

…dopo lo spettacolo…chiacchiere, birrette e preparazione alla festa del 25 APRILE !!!

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Ieri partigiani oggi antifascisti!
25 aprile 1945-25 aprile 2016
La giornata delle Resistenze! La festa della Liberazione!
Lunedì 25 aprile ore 10 Colosseo
Corteo fino a Porta San Paolo conclusione ad Ararat (via di monte testaccio) e pranzo sociale!
Ieri partigiani oggi antifascisti! 25 aprile 1945-25 aprile 2016

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Il CABARET ANTIFASCISTA fa parte della campagna #ionondimentico 10 anni di e con Renato. Qui tutti i prossimi appuntamenti in continuo aggiornamento : https://www.facebook.com/notes/10-anni-di-renato-ionondimentico/tutti-gli-appuntamenti-ionondimentico/1268388809842650

Sono passati quasi 10 anni da quella notte di fine agosto in cui le lame fasciste toglievano la vita a Renato, la cui storia in questi lunghi anni abbiamo imparato a conoscere, a ricordare e a raccontare facendo vivere ancora i suoi sogni.

Molti, forse, ancora non si erano resi conto che sono già passati 10 lunghi anni. Anni intensi, anni in cui le lotte nella città di Roma non si sono mai fermate, non hanno mai smesso di intrecciarsi con la storia di Renato, con quella di Dax, di Carlo, di Valerio Verbano e dei giovani morti per mano dello stato e dei fascisti in Italia e in Europa.

10 anni in cui l’aria in questa città e in questo paese si è fatta sempre più asfissiante, per arrivare fino alla deriva dei nostri giorni fatta di razzismo e populismo crescente in Italia e nel resto d’Europa, alla precarietà come ormai unico orizzonte di vita per la nostra generazione, a politiche di austerity che strangolano milioni di famiglie, alla negazione dei diritti, anche i più fondamentali, come quello all’acqua, alla casa e alla residenza.

Quasi 10 anni fa scrivevamo che è “necessario rompere con l’idea che la democrazia significhi equidistanza o indifferenza ammantata da una finta tolleranza” e il punto a cui siamo arrivati dimostra che avevamo ragione e che questa gabbia si rompe solo collettivamente e dal basso. E allora, come già negli anni scorsi, vorremmo che la costruzione del percorso che ci porterà al decimo anniversario della morte di Renato sia partecipato da tutte quelle realtà che a Roma si definiscono antifasciste, antirazziste e antisessiste, perché la memoria è un ingranaggio collettivo, perchè la storia di Renato grazie ad ognuna di queste realtà ha potuto continuare ad essere raccontata e diventare patrimonio condiviso e anticorpo sociale contro la pericolosa deriva che la nostra società sta prendendo.

Pasolini scriveva “Non occorre essere forti per affrontare il fascismo nelle sue forme pazzesche e ridicole, occorre essere fortissimi per affrontare il fascismo come normalità, come codificazione, direi allegra, mondana, socialmente eletta, del fondo brutalmente egoista di una società.”

Per affrontare questa sfida, crediamo che questi mesi che ci separano del 27 agosto 2016 debbano essere attraversati da iniziative differenti, tutte da immaginare, che ci portino a realizzare una narrazione collettiva di cosa rappresenta la storia di Renato 10 anni dopo.

ionondimentico.noblogs.org

 

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